•Teatro pieno (finalmente!), risate, divertimento continuo, applausi per la "prima" della commedia "O barba Gioxe" di Pietro Valle andata in scena al Teatro Carignano. La Compagnia del Teatro dialettale stabile della Regione Liguria ha offerto una prestazione su tutti gli undici attori (e son tanti per una formazione dialettale] hanno recitato al meglio offrendo ciascuno una caratterizzazione del personaggio assegnato: merito collettivo e personale ma soprattutto della regista Alessandra Scotti che, con la collaborazione dei suoi interpreti, ha inventato gags a non finire arricchendo il testo già di per sé valido. I proverbi, i motti popolari in rima, pronunciati a cascata hanno aggiunto un divertimen to in più che il pubblico ha molto apprezzato. La trama è ben congegnata: Gioxe, pensionato postelegra fonico che vive modestamente con la vecchia serva Gianca, per colpa di uno sciopero dei postini trova la cassetta delle lettere piena zeppa, al punto che in mano gli restano due lettere semiaperte. Gioxe non resiste alla tentazione e le legge, per poterle richiudere e spedirle. Ma in una scopre una tresca tra una giovane e appetitosa mo glie che chiede al suo spasimante di approfittare del ricovero in ospedale del marito; nell'altra un tizio che suggerisce all'amico di comprare azioni Che fare prima di imbucare nuovamente? Gioxe, il moralista, mette nella busta all'amante un foglio bianco, per mandare a monte l'adulterio. La seconda viene sfruttata comprando le azioni che in pochi giorni lo fanno diventare milionario. Ma quando Gioxe vuole dividere la grossa vincita con i nipoti, questi non capiscono le sue intenzioni e troncano ogni rapporto con lui. Pietro Scotti (Gioxe) ha offerto una delle sue più belle interpretazioni: colbuon senso del genovese non disgiunto da ironia e sarcasmo mette a nudo i difetti altrui. Santa Grattarola (a Gianca) ha riscosso molti applausi e un omaggio particolare per la sua lunghissima militanza nel dialettale. Silvia Pinceti (la fedifraga) e il marito Bartomè con la gamba rotta (interpretato da Onorio Marengo) sono azzeccati nei personaggi. Pino Ottonello è Gigetto, il focoso innamorato della yirginea Cesira (Viviana Ruspoli). E poi quei formidabili nipoti, così bravi nella falsità, nei rancori, così affiatati nella loro parte di gaglioffi: Giancarlo Migliorini (Gidio). Maria Riccobono (Clara), Antonio Poggi (Franco), Gabriella Bruschini (Camilla). Infine la vedova Ortensia (Maria Teresa Mazzucchelli).
Bruno de Ceresa |